domenica 23 gennaio 2011


Ultimissima!

Da ormai molti mesi continua lo stillicidio di voci sul destino futuro della ex centrale elettronucleare di Caorso: sede di un nuovo impianto; ristrutturazione del reattore attualmente presente; destinazione a deposito di scorie.

Vale la pena ripetere le considerazioni generali che abbiamo più volte espresse.

Al momento, Caorso è ancora qualificato sito nucleare, dotato di una licenza di esercizio all’interno della quale sono inquadrati i lavori di smantellamento in corso, impropriamente definiti “decommissioning”. Il definitivo allontanamento degli esiti (scorie e rifiuti radioattivi) lascia campo libero tanto all’avvio di un cantiere per la costruzione di una nuova centrale ( il sito, per superficie e portata d’acqua si presta ad ospitare due reattori francesi Epr, possibilità prevista ed annunciata dal ministro Prestigiacomo) quanto alla ristrutturazione del reattore esistente, tra l’altro con notevole risparmio di denari.

Vi è poi una terza opzione, che potrebbe essere praticata qualora il piano governativo, per motivi politici o finanziari o tutte e due le cose insieme, fallisse. L’edificio reattore, una volta svuotato del Wessel e dell’isola nucleare si presterebbe alla custodia di lungo periodo di scorie e rifiuti altamente irraggiati. E’ una operazione già svolta sia in Francia che negli Stati Uniti ed ha il sostegno, in Italia, di “emininenti tecnici” filo nuclearisti.

Anche in ragione di ciò, ripetiamo il nostro convincimento: chi davvero vuole che la stagione del nucleare a Caorso si chiuda in modo definitivo deve attivarsi preventivamente uscendo da ambiguità e tatticismi. E la scelta riguarda, in primo luogo, coloro che i caorsani hanno chiamato a rappresentarli nelle istituzioni. Anche a costo di dispiacere ad amici, compagni e/o camerati devono dirci da che parte stanno.

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