La notizia è ufficiale, ufficialissima. E’ stata pubblicata sul sito internet di Asn (Autorité de Sûreté Nucléaire), con tanto di citazione della fonte. Per gli internauti: verificate il link qua sotto.
http://www.asn.fr/index.php/Les-actions-de-l-ASN/Le-controle/Actualites-du-controle/Avis-d-incidents-des-installation-nucleaires/2011/Anomalie-generique-concernant-le-systeme-d-injection-de-securite
I filo nucleari ci hanno sempre detto che siamo sciocchi a preoccuparci: la Francia – appena dietro l’angolo – è piena di centrali nucleari, eppure vivono tutti tranquilli.
Invece facciamo benissimo a preoccuparci: Edf ha appena scoperto un’“anomalia” nei 34 reattori nucleari francesi da 900 MW. Edf sta per Électricité de France, la società pubblica produttrice e distributrice di energia elettrica: mica gli attivisti di Greenpeace.
Si tratta dei circuiti di sicurezza per il raffreddamento dei reattori. In sostanza, Edf si è accorta di questo: non è affatto detto che, qualora dovessero entrare in funzione, i circuiti di sicurezza svolgerebbero bene il loro dovere. I circuiti di sicurezza – va da sè – sono quelli deputati ad evitare il peggio in caso di incidente..
E’ notorio che l’energia elettrica francese deriva per il 78% da centrali nucleari, e che la Francia dispone di 58 reattori distribuiti in 19 centrali, molte lungo i confini (in caso di incidente, il fall out sarebbe distribuito nel modo più ecumenico possibile) ed alcune a ridosso delle Alpi, vicino all’Italia. E poi c’è il reattore Epr in costruzione a Flamanville: ma è un altro (tragico) discorso.
Di questi 58 reattori francesi, 34 sono da 900 MW. Ovvero affetti dall’ “anomalia”, in base a quanto ora dicono Edf e Asn. Alcuni dei 34 reattori sono in funzione da trent’anni e non è mai successo niente: e meno male.
Però, adesso hanno scoperto Edf e Asn, i circuiti di sicurezza per il raffreddamento di questi reattori sono costruiti in modo tale da non assicurare la certezza che l’acqua verrebbe distribuita in modo uniforme attorno al reattore. Detto in altre parole, non è affatto detto che i dispositivi di emergenza siano in grado di raffreddare efficientemente – e quindi di domare – un reattore imbizzarrito.
Significa che da decenni 34 centrali nucleari francesi funzionano come un trapezista del circo che quotidianamente si produce nel suo spettacolo senza rete di sicurezza, o con una rete sbrindellata.
La rete antinucleare francese Sortir du Nucléaire chiede ora la chiusura precauzionale di questi 34 reattori.
Per quel che mi riguarda, non mi scomporrei se ognuna di queste 34 centrali nucleari fosse semplicemente un trapezista che si esibisce senza rete. Il fatto è che ogni trapezista nucleare conduce a volteggiare con sè, in alto sotto il tendone del circo, milioni e milioni di persone. E se il trapezista cade giù, si fanno male tutte.
(ClaudioMassari)
http://www.asn.fr/index.php/Les-actions-de-l-ASN/Le-controle/Actualites-du-controle/Avis-d-incidents-des-installation-nucleaires/2011/Anomalie-generique-concernant-le-systeme-d-injection-de-securite
I filo nucleari ci hanno sempre detto che siamo sciocchi a preoccuparci: la Francia – appena dietro l’angolo – è piena di centrali nucleari, eppure vivono tutti tranquilli.
Invece facciamo benissimo a preoccuparci: Edf ha appena scoperto un’“anomalia” nei 34 reattori nucleari francesi da 900 MW. Edf sta per Électricité de France, la società pubblica produttrice e distributrice di energia elettrica: mica gli attivisti di Greenpeace.
Si tratta dei circuiti di sicurezza per il raffreddamento dei reattori. In sostanza, Edf si è accorta di questo: non è affatto detto che, qualora dovessero entrare in funzione, i circuiti di sicurezza svolgerebbero bene il loro dovere. I circuiti di sicurezza – va da sè – sono quelli deputati ad evitare il peggio in caso di incidente..
E’ notorio che l’energia elettrica francese deriva per il 78% da centrali nucleari, e che la Francia dispone di 58 reattori distribuiti in 19 centrali, molte lungo i confini (in caso di incidente, il fall out sarebbe distribuito nel modo più ecumenico possibile) ed alcune a ridosso delle Alpi, vicino all’Italia. E poi c’è il reattore Epr in costruzione a Flamanville: ma è un altro (tragico) discorso.
Di questi 58 reattori francesi, 34 sono da 900 MW. Ovvero affetti dall’ “anomalia”, in base a quanto ora dicono Edf e Asn. Alcuni dei 34 reattori sono in funzione da trent’anni e non è mai successo niente: e meno male.
Però, adesso hanno scoperto Edf e Asn, i circuiti di sicurezza per il raffreddamento di questi reattori sono costruiti in modo tale da non assicurare la certezza che l’acqua verrebbe distribuita in modo uniforme attorno al reattore. Detto in altre parole, non è affatto detto che i dispositivi di emergenza siano in grado di raffreddare efficientemente – e quindi di domare – un reattore imbizzarrito.
Significa che da decenni 34 centrali nucleari francesi funzionano come un trapezista del circo che quotidianamente si produce nel suo spettacolo senza rete di sicurezza, o con una rete sbrindellata.
La rete antinucleare francese Sortir du Nucléaire chiede ora la chiusura precauzionale di questi 34 reattori.
Per quel che mi riguarda, non mi scomporrei se ognuna di queste 34 centrali nucleari fosse semplicemente un trapezista che si esibisce senza rete. Il fatto è che ogni trapezista nucleare conduce a volteggiare con sè, in alto sotto il tendone del circo, milioni e milioni di persone. E se il trapezista cade giù, si fanno male tutte.
(ClaudioMassari)
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