Non solo TAV
(ovvero: il lupo perde il pelo..)
Pare che il CIPE, a “governo scaduto”, abbia l’intenzione di dare il via all’autostrada Orte-Mestre, l’ennesima “opera strategica”, (strategica ovviamente per i colossi delle costruzioni), ad altissimo impatto territoriale e sociale ma di utilità prossima allo zero.
Fin dai tempi di deposito del progetto, il 2007, (spacciato come project financing, espressione che, anche a Caorso, dovremmo conoscere molto bene nella sua assoluta inconcludenza...), era abbastanza in dubbio la sostenibilità economica dell’opera a causa degli scarsi volumi di traffico che l’avrebbero attraversata, dubbi che non possono che aumentare oggi, visto il costante calo del traffico su gomma a causa della crisi.
I dati dell’ultimo rapporto ufficiale sono chiari: “Il dato dei flussi autostradali, come si evidenzia nella tabella ad esso dedicato, dimostra un calo consistente generalizzato per i valori nelle tratte elementari tra 2008 e 2011 su tutta la rete che interessa la regione Emilia-Romagna, con valori compresi in media tra il -6 e -10%. Ancora più evidente il calo dei flussi pesanti, con punte del -20%.”
Ha senso allora investire ancora nella gomma e non nel trasporto ferroviario, in special modo per quanto riguarda il trasporto delle merci, visto che l’opera, nella nostra regione, viene giustificata principalmente dalla necessità di collegare il porto di Ravenna con l’Europa?
Ha senso continuare ad avvelenare la nostra pianura (sono altri 3 i progetti di nuovi assi autostradali) che già oggi, vista dal satellite, terrorizza per livello d’inquinanti da combustione?
E ancora di più, ha senso che un impegno come questo venga preso da un governo “scaduto” che oltretutto ha, nelle ultime consultazioni elettorali, ottenuto una evidente sfiducia dai cittadini?
Può un governo che dovrebbe pensare solo agli “affari correnti” prendersi una responsabilità dell’avvio di un’opera del valore di oltre 9 miliardi di euro ma, soprattutto, con un tale impatto sul territorio, compresa una delle più importanti aree umide europee come il Parco del delta del Po?
La “Rete Nazionale Stop Orte-Mestre” insieme al WWF ed alle altre associazioni coinvolte sta facendo un lavoro encomiabile di studio ed informazione, a cui aggiungiamo il nostro (modestissimo) contributo.
Per quanto tempo ancora la "politica" pensa di riuscire a prendere in giro i cittadini mascherandola propria suddutanza ai poteri economici forti (..e mazzettari..) dietro a frasi di circostanza ( del tipo " Può essere una opportunità di sviluppo", altra espressione che a Caorso vienne spesso spacciata dai vertici amministrativi)?
E si meravigliano che tanta gente abbia finito per votare il Movimento 5 Stelle!
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