mercoledì 16 dicembre 2009

La Bufala

In corsivo: Siamo stati segnalati!
Pare ( vox populi...) che queste righe, poco più che idee uscite in una conversazione tra amici (ovviamente dotati di cervello) e rese disponibili attraverso la Rete, abbiano destato tanto allarme in alcuni ambienti politici Caorsani da originare una segnalazione (del gruppo e del blog) all'autorità di pubblica sicurezza.
Quale parte politica sia non ha, in questa sede, alcuna importanza: sono solo poveri di spirito democratico..e anche presuntuosi, perchè avrebbero solo da imparare.
Questione chiusa. Torniamo ad occuparci di cose serie.
Il Cancelliere.
La bufala
Il nuovo nucleare italiano tra incoscienza e fantascienza
1) Ma quanto mi costi?
Secondo il nuovo Piano Energetico Nazionale (ovvero il PEN), entro il 2020 il 25% del fabbisogno energetico italiano dovrà essere prodotto da centrali nucleari. Lo stato dovrebbe promuoverà la costruzione di nuove centrali , inizialmente quattro, dotate di reattori di tipo EPR (brevetto francese, 2 impianti di questo tipo in costruzione in Europa, nessuno in attività), durata tra i 40 e i 50 anni, 1600 megawatt (MWe) cadauno ( il doppio della ex centrale di Caorso) , costo 4,5 miliardi (Mld) di euro per impianto e un investimento complessivo , “di sistema”, da 40 Mld di euro ( di cui il 70% spesi in Italia), per un totale 6400 MWe, pari al 9,2% del fabbisogno: al resto ci dovrebbero pensare i privati.
Siamo solo all’inizio e già i conti non tornano: il costo degli impianti EPR è sottostimato (2,9 Mld ogni 1000MWe, contro i 4,5Mld stimati dall’industria francese, i 4,6Mld stimati dall’agenzia Moody’s e i 5,6 e 6 Mld stimati, rispettivamente, dalla multinazionale tedesca dell’energia E.On e dalla utility americana Florida Light & Power); i tempi di realizzazione pure: se l'aritmetica non sbaglia, con la posa della prima pietra nel 2013 e almeno un decennio per costruire, si arriva al 2023 (ma difficilmente si vedrà qualcuno di questi impianti entrare in funzione prima del 2025, secondo la stima comune di esperti del settore).

Un esempio per tutti: l’impianto EPR pilota di Olkiluoto (Finlandia) da circa 1500MWe, che sarebbe dovuto costare 2,5 Mld di euro, attualmente tende a superare i 4,5 Mld di euro. Il termine dei lavori, previsto per il 2009, è slittato a dopo il 2011, avendo accumulato 3 anni di ritardo in 3 anni di lavoro. Se ne riparla per il 2014.

(Nota a margine del discorso: abbiamo volutamente trascurato di considerare una specificità italiana, cioè che ogni grande opera pubblica viene a costare, mediamente, da 3 a 4 volte più che da qualsiasi altra parte al mondo.)

2 commenti:

  1. Enno! Lo dovete dire chi sono quei "Ferventi democratici"! Scommetto che inneggiano costantemente alla "Libertà" ( non parlo del quotidiano locale!)
    Tornendo alle "cose serie", oggi pomeriggio ho visto un programma su rai3 in cui un sottosegretario a nonsocosa diceva che queste centrali sono progettate per durare 40 anni ma possono arrivare tranquillamente a 60: ma stiamo diventando tutti pazzi?
    Come può essere possibile che un sindaco, per quanto dotato di un consenso oceanico, possa decidere il destino di un territorio e di chi ci abita per almeno 3 generazioni? E come possono i cittadini di quei territori essere tanto ciecamente ingordi da barattare il futuro loro, dei figli e dai nipoti per qualche migliaio di euro pro capite? Possibile che parole come Dignità, Orgoglio, Amor proprio non abbiano più alcun significato?

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  2. (R.) Le parole che tu scrivi si chiamano valori e da tempo questo paese sembra considerare tali solo quelli che si possono mettere in banca!

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