mercoledì 15 giugno 2011

Dopo il referendum





Siamo ovviamente molto soddisfatti di come sono andati a finire i referendum, soprattutto perchè siamo stati tra i pochi a credere sin dall'inizio nella via referendaria: a Piacenza, accanto all'IDV, circa un anno fa si mobilitarno solo l'associazione di Gianluigi Boiardi e noi. Anzi, noi fummo talmente rapidi a partire con la prima iniziativa da provocare qualche scazzo con quei compagni di strada: i primi di una lunga serie.......


Ovviamente, di molti di coloro che ora festeggiano, a quei tempi non si vedeva neppure l'ombra: l'iniziativa pareva talmente temeraria che poco mancò che i succitati protagonisti venissero tacciati del (poco onorevole) titolo di amici del Berlusca! E non parliamo, per carità di patria, di quelli che oggi si appropriano del risultato pur essendo saliti a bordo solo negli ultimi 15 giorni di campagna referendaria: sono le solite facce di culo!


Noi, da persone serie, non abbiamo perso molto tempo in autocelebrazioni: un brindisi con birra e gassosa e via. Tanto, la vittoria del SI, non cambia poi di molto i termini della questione che più ci sta a cuore: la ex centrale elettronucleare sta ancora là e il suo futuro destino rimane avvolto nel più fitto mistero.


Non bastasse questa preoccupazione, ci si è messo anche il Sindaco: che gli sarà mai venuto per la testa per dichiarare alla stampa che non sarebbe andato a votare? Si rende conto che con questo atto da servo di partito si è giocato la sua già scarsa credibilità di rappresentante dell'intera comunità caorsana? Con quale coraggio potrà chiedere, ai suoi cittadini, di sorvolare sulle sue molteplici reticenze ed ambiguità e di credere nella sua volontà di affermare e perseguire, sempre e comunque, l'interesse del territorio che amministra, quando è palese che la sua personale interpretazione del termine non è quella condivisa dalla maggioranza dei suoi amministrati?


Se una cosa può aver insegnato la lunga e vittoriosa stagione delle battaglie referendarie è che esiste, in Italia ed anche a Caorso, una maggioranza di persone stufe di questa politica, di questi partiti, delle scaramucce di bandiera e dei giochetti di schieramento con cui si dilettano i politici. Persone che vogliono prima di tutto conoscere e comprendere i termini esatti dei problemi per potere decidere e scegliere le soluzioni. Non si accontenteranno più delle solite balle.


E', di gran lunga, la più bella notizia che questa nostra Italia abbia ricevuto da decenni.




Il cancelliere



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