domenica 3 ottobre 2010

A mappe scoperte


A mappe scoperte / 2
Impazza nuovamente in Italia il toto siti. Solo che stavolta non si pala di luoghi in cui insediare ( a martellate, se occorre) qualche nuova centrale, bensì del sito in cui realizzare il deposito nazionale delle scorie e dei rifiuti radioattivi, ovvero il mitico Parco tecnologico di scajoliana memoria.
Nei giorni scorsi, il quotidiano di bandiera della Confindustria ha pubblicato la sottostante immagine. Si tratta della mappa prodotta da Sogin fin dal 2003 su commissione di ENEA, a quei tempi presieduta da Carlo Rubbia, in questa occasione spacciata per una novità assoluta. Tuttavia, esiste una mappa dello stesso genere, prodotta dal Servizio geologico nazionale, datata 1999/2000 (e commissionata dall'allora ministro dell'Industria Pierluigi Bersani) la quale, pur interessando le medesime aree, contempla un complesso di superfici decisamente ridotto rispetto alla mappa pubblicata dal Sole 24 ore.

PROBLEMA : stabilito che negli ultimi decenni certamente non è mutata la geografia fisica dello stivale italico e che, tuttalpiù, sono aumentate le zone ad alta densità abitativa, si chiede al lettore di avanzare ipotesi plausibili sulla spiegazione da dare a questa inspiegabile espansione geografica.

Buon Lavoro!

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